Vapore e vaporizzatori, facciamo il punto

Dunque, qui non sta girando nulla come dovrebbe.

Ah già: buonasera bellezze, è sempre il vostro Mat Eric che, dopo alcuni mesi di assenza per mancanza di argomenti da trattare, si fa sentire con più casino in testa che vapore in corpo.

A giugno ho tagliato il traguardo dei 5 anni di svapo.
In questo mezzo decennio sono passato dall’avere una distratta attenzione per la sigaretta elettronica, al diventare un cosiddetto “hard vaper”, con tanto di blog e canale Youtube.
Non che questi siano dei meriti, ma danno un po’ la misura dell’aumento di interesse che ho avuto per l’argomento.
Anni in cui ho provato, ho letto, ho approfondito, ho contribuito e ho prodotto contenuti.

Improvvisamente, tornando a nuotare nella grande marea di Facebook, trovo le stesse identiche domande “niubbe” di alcuni anni fa, ma con data 2018.

Quindi?
Non è servito a nulla prodigarsi e scrivere in questi ultimi mesi e anni?

Forse, ma mi fa capire che da qualche parte anche io ho sbagliato, altrimenti non ci sarebbero le solite domande a cui ho già ampiamente dato risposta.

Giusto per festeggiare, mo’ pure l’ex ministro Sirchia ci si mette, demonizzando la sigaretta elettronica e parlandone in modo per niente lusinghiero, nonchè portando motivazioni che già reggevano poco alcuni anni fa, e che ad oggi non dovrebbero nemmeno essere considerate.

Sarò dunque schematico, al contrario di come sono sempre stato, espandendomi però un po’ a tutto tondo, andando anche oltre il simpaticissimo spunto dell’ex ministro.
Magari, più avanti, approfondirò gli argomenti, basandomi su eventuali commenti a questa bloggata.

Allora, ecco la lista di alcune cose che dovete sempre tenere a mente se si parla di qualcosa che sembra fumo ma non lo è:

  • Se leggete che la sigaretta elettronica contiene metalli pesanti, ci si riferisce probabilmente a pubblicazioni e analisi di 5 anni fa circa, che sono già state smentite

  • Una volta che iniziate a svapare e non toccate più sigarette, voi AVETE SMESSO DI FUMARE.
    Se il vapore non è fumo, per logica conseguente voi non state fumando.
    Esempio che magari può aiutarvi: se prima bevevate vodka, e ora per motivi di salute siete passati all’acqua, vi si potrà dire “stai lo stesso bevendo“?
    Sì, ma il problema non era il gesto del bere, bensì COSA bevevate.
    Se vi dicono che state continuando a fumare è ancora più sbagliato rispetto all’esempio del bere, perchè “fumare” non è “inalare”, genericamente.
    E’ inalare fumo, con tutta una serie di rogne allegate.
    Niente fumo, niente rogne, e questo è tutto ciò che serve sapere.


  • La nicotina genera dipendenza, però con le sigarette vengono rilasciati da 1 a 3 mg di nicotina in 5 minuti, peraltro resa più alcalina tramite ammoniacatura delle foglie, e conseguente assorbimento aumentato.
    Le sigarette quindi sono studiate, progettate e realizzate per darvi quella tot quantità di nicotina in quella tot quantità di tempo.
    Con lo svapo, la nicotina viene rilasciata male, se guardiamo all’efficienza.
    Ne viene assorbita da metà a un terzo di quanto inalato, e siccome è immersa in glicerolo, glicole e acqua, non è nemmeno un assorbimento agevolato.
    Cambia quindi TOTALMENTE la dipendenza che si viene a creare.
    INOLTRE il tabacco non contiene solo nicotina, ma contiene anche altre sostanze, naturalmente presenti nella pianta (altri alcaloidi) che hanno un effetto antidepressivo/euforizzante, e sono i cosiddetti MAO-inibitori.
    Questi alcaloidi aumentano ulteriormente la dipendenza e l’effetto della nicotina.
    La sigaretta elettronica MANCA di questi alcaloidi, quindi gli effetti sulla dipendenza sono PROFONDAMENTE diversi.
    Questi sono inoltre i motivi per i quali non ha senso fare equivalenze o confronti tra numero di sigarette fumate e quantità di liquido svapata.
    Cose del tipo “1 ml di liquido è come essersi fumati 4 sigarette“, o frasi del genere, non hanno nessun senso.
    Tornando all’esempio di prima, sarebbe come dire “4 bicchieri di acqua sono come una bottiglia di vodka“.
    Il volume magari, ma effetti, conseguenze e danni proprio no.
    Quindi occhio alla nicotina, che non è acqua fresca, ma non fate paragoni tra sigarette e svapo.


  • Esistono CENTINAIA o MIGLIAIA di studi sulla sigaretta elettronica.
    Parlo di studi scientifici, di esperimenti validati e pubblicati su riviste mediche, non di test amatoriali messi su Youtube.
    Centinaia di sicuro, ma forse abbiamo passato anche il migliaio di studi disponibili.
    La quasi totalità di essi promuove la sigaretta elettronica, al punto che il governo inglese utilizza la ecig come strumento di terapia antifumo.
    Non significa quindi che la sigaretta elettronica FACCIA BENE, cioè non ci dà un beneficio come invece fanno le vitamine, ma si può altrettanto dire che non faccia così tanto male, né in assoluto, né tantomeno rispetto alle sigarette di tabacco.
    La sigaretta elettronica va vista come strumento per DIMINUIRE UN DANNO.
    Se prima fumavo e mi danneggiavo, dopo ho scelto di svapare e quindi di ridurre del 95% i danni.
    Quella piccola parte di danno che bisogna dire per completezza, riguarda sostanzialmente il fatto che respirare vapore è comunque peggio che respirare aria pulita.
    Non sono però danni tumorali, o lesionanti ecc, assolutamente no.
    Chi usa la sigaretta elettronica, d’altra parte, è in buona misura un ex fumatore, e la sigaretta elettronica assolve pienamente alla funzione di riduzione del danno, in quel caso.
    A questo punto ci si potrebbe domandare perchè allora non usare i cerotti alla nicotina, per poi smettere completamente con cerotti, sigarette e balle varie.
    La risposta è che il fumatore è un tossico (vedi punto successivo) e quindi non ha solo bisogno di nicotina, ma c’è tutto un mondo fatto di gesti, di ragionamenti e di percezioni dietro a quella sigaretta.
    Quanto più un sistema si avvicina a quelle sensazioni, tanto più l’utente sarà soddisfatto e riuscirà a prendere il controllo della dipendenza e pilotarla fino a spegnerla.
    La sigaretta elettronica soddisfa molti aspetti dell’esperienza di un fumatore, ecco perchè è meglio di cerotti, gomme ecc, in termini di appagamento.


  • Il tabagismo, il “fumare” è una TOSSICODIPENDENZA.
    Mettetevelo in testa, perchè arriviamo da decenni in cui la tossicodipendenza da tabacco era addirittura sponsorizzata al cinema, nei film dove il bellone di turno aveva la cicca a penzoloni dalle labbra.
    Scommetto che già solo dicendolo vi viene in mente Marlon Brando, o qualche personaggio così.
    Fumare non è figo, non fa moda, non vi procurerà bancali di passera e non vi farà andare più forte in moto, o in motorino.
    Fumare è come drogarsi, però ci si diverte meno e ci si beccano tutte le rogne della droga.
    Un affare che neanche al mercatino dei deficienti.
    Resta comunque una tossicodipendenza, quindi all’inizio, quando si è passati allo svapo, è normale doversi un attimo “assestare”, perchè rischierete crisi di astinenza.
    Ecco perchè all’inizio è IMPORTANTISSIMO farsi seguire da qualcuno (il negoziante o un amico che ne sa), in particolare riguardo al tipo di dispositivo che si compra (che deve soddisfarvi in termini di pienezza della boccata) e in termini di livello della nicotina nel liquido.
    Successivamente, sarà importante avere questo “Mr Qualcuno” che vi aiuti anche a scalare la concentrazione di nicotina, per andare in direzione zero nicotina.
    Esattamente come si tratta la droga al SerD (ex SerT), ad esempio l’eroina che ha il metadone come sostituto e ci sono i medici che scalano la dose, voi dovrete fare lo stesso con lo svapo.
    Il tabacco è la vostra eroina che volete dismettere, e il vostro metadone è il liquido da svapo.
    L’unica cosa in più, rispetto alla dipendenza da droghe varie, è la presenza del dispositivo, che è altamente personalizzabile, a differenza di altre situazioni di dipendenza da sostanze.


  • Lo svapo non causa acqua nei polmoni o disgrazie simili.
    In questi anni si è letto ogni tipo di leggenda metropolitana riguardo allo svapo.
    Fortuna che ora, a differenza di una volta, abbiamo internet, che se usato bene permette di annientare talune cazzate tipo questa dell’acqua nei polmoni.
    Allo stato attuale, scienza alla mano, lo svapo non produce particolari danni, nè acuti, nè cronici.
    Punto.


  • La sigaretta elettronica è un vaporizzatore.
    La ecig, la box, la svapa, la ciccatronica, la sigaretta elettronica o come la chiamate ovunque voi viviate, è più genericamente e tecnicamente parlando un “vaporizzatore personale“, o “personal vaporizer“, abbreviato anche in “PV”.
    Questo termine, giustissimo peraltro, può però creare confusione, perchè è identico al nome di UN ALTRO gruppo di dispositivi, ovvero quelli normalmente chiamati “vaporizzatori“, o ugualmente a ragione “vaporizzatori personali“.Quindi che si fa?
    Si segue “il volere del popolo”: nel linguaggio parlato e comune, un vaporizzatore che usa liquidi è una sigaretta elettronica, mentre se ci mettete le erbe è un vaporizzatore, o “vapo”.
    Insomma, se sentite parlare di vaporizzatore, normalmente si intende quello per la canapa, altrimenti si parla di solito di “ecig” o “sigaretta elettronica”.
    Vaporizzatori e sigarette elettroniche condividono il medesimo concetto di base, cioè togliere la combustione e al suo posto usare un qualche sistema per portare a ebollizione la sostanza che ci interessa inalare.
    Nella sigaretta elettronica, tutto questo avviene grazie a un filo metallico che viene scaldato e che fa evaporare il liquido che ci mettete dentro.
    Nel caso dei vaporizzatori per canapa, c’è invece una specie di “mini phon”, cioè un qualcosa che produce aria calda e che fa evaporare le sostanze presenti sulla materia SOLIDA che voi gli inserite, ad esempio, appunto, la marijuana, o qualunque altra erba voi vogliate usare.
    Stesso principio, diverso materiale di utilizzo.
    In entrambi i casi è possibile regolare i gradi a cui il dispositivo lavorerà, per ottimizzare il risultato.


  • La sigaretta elettronica è uno strumento, e non è un giocattolo.
    Questa la scrivo per una serie di ragioni molto pratiche, che sono state usate come pretesto per screditare il mondo dello svapo.
    Dunque, un esempio per voi: se qualcuno mette del kerosene nella sua sigaretta elettronica, svapa e poi sta malissimo, è colpa “della sigaretta elettronica che fa stare male la gente“, o è colpa di quel cretino che si inala il kerosene?
    Risposta: è colpa del cretino.Esattamente come succede con le cartine da sigarette, che sono uno strumento, utili per rollare il tabacco, o utili anche per rollare una canna piena di amianto sbriciolato.
    Se qualcuno si fuma l’amianto e sta malissimo, non credo che i giornali e la televisione parlino di “emergenza cartine“, iniziando a fare supposizioni sulla sicurezza delle cartine da rollo, o chiamando in studio eminenti tossicologi, o sociologi, a parlare dell’emergenza della carta per fumare.
    Semplicemente con un certo oggetto ci si possono fare tante cose, alcune giuste, altre meno giuste.
    Alcune sigarette elettroniche sono esplose (spesso per negligenza del proprietario), e alcuni si sono svapati le sostanze più assurde, stando male.
    Usate la ecig per come è stata concepita, comprate prodotti di qualità (magari documentandovi prima) e il rischio di sciagure è minimo, per non dire assente (ma non lo dico, che sennò porto sfiga).
    Se poi volete provare a svaparvi il colluttorio per la dentiera di vostra nonna, oh, io vi ho avvertito, poi non stupitevi se qualcosa va storto 😀

Penso di avervi detto un po’ tutto quello che andava chiarito subito.
Il resto che sto leggendo sono i soliti discorsi triti e ritriti: a quanti watt andare con un certo numero di ohm della resistenza, se si può fare flavour chasing con un atom di guancia, quanto far maturare un liquido ecc.
Argomenti di cui, onestamente, ne ho le palle piene, e che comunque ho già trattato (a parte il discorso del flavour, quello devo ancora scriverlo).

E’ un po’ questo il motivo per il quale sto scrivendo poco: semplicemente non so cosa dirvi, perchè le domande che catturo, gira e rigira, sono sempre le stesse.
Il resto lo sta facendo la mia vita personale, ultimamente molto fitta.

Come visibile dalle ultime due bloggate, e in parte anche da questa, sto tenendo d’occhio il mondo dei vaporizzatori per erbe, perchè ho qualche impressione interessante a riguardo, e voglio vedere se le cose vanno come penso io.
Se però avete proposte, idee, dubbi, domande, perplessità e curiosità su certi argomenti svapi, io sono qui, prontissimo a farvi “un quadretto” della situazione, sempre che sappia “disegnarvelo” 😀

Un saluto, una buona serata e una buona svapata,

Mat

18 thoughts on “Vapore e vaporizzatori, facciamo il punto

  1. Articolo molto ben fatto, c’era bisogno di qualcuno che ricordasse i punti che hai elencato perché in effetti di baggianate se ne sentono ancora molte in giro. Grazie

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  2. Ciao Mat. Certo che,…..come penso altri penseranno, ci hai fatto penare un po per la tua assenza…..embeh eh! Vedi, a volte, certi concetti, espressi in un certo modo, anche se sono probabilmente già acquisiti, è bello che vengano ribaditi e confermati da qualcuno che stimi. Cmq, sarebbe per me una grossa soddisfazione vederti in un contesto video tipo TEDx. Grazie per essere tornato. Ti abbraccio.

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    • Ciro!!
      Grazie per il commento, veramente ^_^
      Vedi, il problema è che negli ultimi mesi non ho veramente avuto nulla da dire, perlomeno cose che mi sembrassero nuove, o anche solo da dover ripetere.
      La situazione svapo è in un certo senso stagnante, ovvero: lo svapo continua, escono atom, escono box ecc, tutto bene in quel senso, però è la solita minestra.
      La cosa migliore che sia uscita (secondo me) è il Replay su DNA250C, per il resto il nulla.
      E quindi niente, sono rimasto così, un po’ in attesa.
      La canapa legale nel frattempo mi interessa sempre di più, e intanto aspetto che lo svapo si dia una mossa, mentre continuo con il mio Ammit e la G-Class 😁

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  3. grande matt!!! tutti ragionamenti e luoghi comuni (acqua nei polmoni,esplosioni,detonazione e minchiate varie) trite e ritrite….vapers convinto da più di 4 anni ancora oggi vedo gente che comincia a caso magari consigliata male o proprio consigliata niente che comincia,smette e torna a fumare, compra la iqos e la paragona alla ecig ecc.comunque sia concordo in pieno con quello che hai scritto e mi chiedo solo perchè certi personaggi prima di sparare c…..e a raffica non si documentino un po….ancora complimenti and keep it vaping!!!

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    • Ciao Claudio, e grazie per i complimenti ^_^
      Mah, vedi, credo che soprattutto nello svapo si veda chiaramente la mancanza di ragionamento critico abbinata alla “furberia italiana” in tutta la sua potenza.
      Cotone venduto come magico, quando invece è normale cotone, oppure liquidi che costano 800 euro al litro, fatti con aromi normalissimi, ma che vincono grazie al packaging…è un po’ tutto così, e anche se non mi va bene, lo accetto e lo capisco.
      D’altra parte se c’è gente disposta a pagare perchè NON si è informata, fa in un certo senso bene a guadagnarci chi riesce a infinocchiare ste persone.
      Con il mio blog ho sempre cercato, senza ledere nessuno, di portare un pochino di consapevolezza.
      Grazie ancora per il commento 🙂

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  4. Da qualche parte ho letto: “Stai diventando vecchio, quando hai capito un paio di cose, ma non hai più voglia di spiegarle”.
    Io ho abdicato, ma nutro un gran rispetto per chi come te, non molla. Sinceramente, non so dirti se le assurdità in giro per i social siano diminuite o meno (non li seguo più), ma auguro lunga vita al tuo Blog e che possa essere un posto sicuro e affidabile, per chi lo svapo è passione e non un fenomeno da baraccone. VAPE ON!

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    • Gianni! ❤
      Come hai visto, anche su FB ho difficoltà a portare avanti i discorsi, e me ne rammarico molto, però oh, lo scenario è quello del “scrivi puff” -_-
      Io cerco, nel mio piccolo e con tutta la stanchezza che può esserci, di dire comunque cose utili…

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  5. ciao Mat, bentornato! mi fa sempre molto piacere leggere le tue riflessioni e i tuoi approfondimenti circostanziati, sei una rarità 🙂 Per questo ti chiedo (anche se immagino sommariamente la risposta) cosa ne pensi del video della Gabanelli pubblicato sul corriere.it “Sigarette elettroniche: c’è chi smette e chi comincia” che sta facendo molto discutere
    https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/sigarette-elettroniche-chi-smette-chi-comincia-danni-fumo/5a64e34e-d6bc-11e8-88cf-1b322404b357-va.shtml?refresh_ce-cp

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  6. ok grazie per la risposta, aggiungo che nell’articolo ci sono evidenti “falsità” come quella sui metalli pesanti perchè ci si è voluti basare su una sola campana evidentemente contraria alle ecig a prescindere, senza metterne in risalto i benefici per chi come me ha smesso completamente con le vecchie puzzone.
    comunque la vera domada è, si può fare flavour con un atom di guancia? 🙂

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  7. Ciao Mat! Sei davvero l’unico capace di fare CHIAREZZA su tantissimi aspetti che nessuno ha avuto la capacità di trattare, tantomeno con facilità. Il tuo contatto facebook è pubblico? Avrei voglia di poter scambiare due chiacchiere, se possibile!

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  8. Da quando ho iniziato a svapare ho scandagliato il web per avere dritte, consigli, illuminazioni, insomma per capire. Più indagavo più mi sentivo confusa, chi diceva A, chi B, chi C. Credevo che non sarei mai arrivata a capo di un argomento così complesso, poi, finalmente ho trovato il tuo sito. Un faro nella nebbia! Chiaro, esaustivo, divertente. Molto divertente! Grazie, grazie, grazie!!! Dal cuore.

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